Sebal Kriegsbeil

Sebal nasce nel 550 DC circa, poco prima della Guerra delle Lance, della quale sentirà poco gli effetti; il suo paese, infatti, una cittadina vicino Solace, non è toccato dalle armate Draconiche, presumibilmente a causa della misera importanza dello stesso. Il piccolo Sebal visse quindi i primi anni della sua vita in relativa calma, insieme ai suoi genitori….. Relativa calma, dato che Sebal sentiva dentro di sé qualcosa di sconosciuto, una sensazione che non riusciva a spiegarsi, e che non osava rivelare… Infatti la sua famiglia discendeva da una antichissima stirpe di guerrieri, per natura diffidenti contro qualsiasi cosa non appartenesse all’ordine naturale delle cose; e così al futuro usufruitore di Magia venne negata la conoscenza di quello che aveva dentro di sé, e che altro non era se non Magia stessa… Ma lui non lo sapeva, non poteva saperlo!
Un giorno, la Morte raggiunse entrambi i suoi genitori, e l’ultimo discendente dei Kriegsbeil venne affidato ad un lontano parente, suo zio, che aveva ricevuto precise istruzioni dai defunti genitori: non permettere mai al giovane di venire a contatto con la maledizione dell’Arte… Perché c’era una cosa che Sebal non sapeva: moltissimi anni prima, un Mago dalle Vesti Nere si era lanciato dalla cima della Torre di Palanthas sigillandola fino all’arrivo del Maestro del Passato e del presente, e questa era storia conosciuta, ma quello che pochi sapevano era che Il Magus Rannoch aveva una figlia… E che questa figlia, nascondendo la propria identità, si era sposata con un uomo, generando un figlio… Ma quest’uomo altri non era se non Tebhrin Kriegsbeil, antenato di Sebal! Quindi una vena della potente Magia di Nuitari scorreva nel sangue della famiglia… E il padre di Sebal [il cui nome non ci è stato tramandato] non voleva assolutamente che suo figlio diventasse un mago, figuriamoci un seguace di Nuitari! Non capendo che la dedizione alle Lune non è ereditaria, chiuse il giovane nel paese, lontano dal mondo e dalla Magia…. Sarebbe stato un ottimo piano, se la Morte non lo avesse reclamato.
Lo zio di Sebal non era a conoscenza della storia narrata poco fa, quindi non capì particolarmente bene il desiderio dei genitori di Sebal, e dopo pochi anni il giovane ebbe l’autorizzazione per recarsi nella antica casa di famiglia, dove non aveva più potuto mettere piede. E fu così che, forse spinto dalla volontà delle Lune, scoprì una stanza… una stanza che non aveva mai visto… una biblioteca, nascosta nella sua casa! Ma questa stanza aveva qualcosa di strano… Infatti, torce ardevano alle pareti, con una luce che non tremolava e che non emetteva calore… L’atmosfera era prensa di qualcosa che il giovane non avrebbe mai potuto identificare… Ma la cosa più strana era che nella libreria un solo libro era rimasto, e tutto il resto sembrava essere stato divorato dal fuoco… Ma questo libro, rilegato con una copertina rosso brillante, piuttosto anonima, sembrava non essere mai stato toccato dalle fiamme, o dal tempo, o dall’umidità… Emanava un Potere che anche lo stesso Sebal, mago mai formato, poteva avvertire… E una attrazione fortissima spinse il giovane a protendere una mano verso di esso… Fino a che no lo prese in mano, togliendolo dal luogo in cui di questo tomo, che lui non poteva riconoscere, non ancora, ma che sarebbe stato fondamentale nella Via che stava per intraprendere… E Sebal, dimentico di tutti gli insegnamenti dei suoi genitori, dimentico della prudenza, dimentico di tutto, fuorché di sé stesso, aprì il Tomo… E quasi impazzì, non appena ebbe cercato di leggere le prime parole! Era Lingua della Magia.. E lui non aveva la benché minima idea di cosa essa fosse… Ma si concentrò sulle parole… E a poco a poco la follia abbandonò la sua mente, sostituita da una frase priva di senso… O almeno, per il momento…
Sebal, istruito quanto bastava per riuscire a leggere, intravide tre parole…
“In Por Ylem”
Sebal, perplesso, le ripetè tra sé… Ma non disponeva di un addestramento sufficiente per pronunciarle adeguatamente, e nulla successe… Tra l’altro, ignorava anche la natura dei reagenti necessari, né sapeva del loro utilizzo… Sapeva solo che quelle tre parole dovevano pur servire a qualcosa!! Fu così che il giovane chiese allo zio l’autorizzazione per andarsene dal villaggio… E la ottenne.
E fu proprio a Solace, semi-distrutta dalla recente Guerra delle Lance [Sebal aveva ormai 19 anni], che egli fece il suo primo incontro con l’Arte. Durante uno dei suoi vagabondaggi nei paraggi della città, infatti, assistette ad una scena che lo lasciò senza fiato: un lupo era scaturito dalle ombre, lanciandosi verso di lui, e lo avrebbe certamente ucciso…. Ma da una strada arrivò una donna, abbigliata con una strana veste blu, che pronunciò esattamente le parole che Sebal aveva visto, e un dardo magico partì dalle sue dita, colpendo il lupo, distraendolo, dopodiché pronunciò altre parole e una palla di fuoco si abbattè sulla creatura, uccidendola… Ma la donna rimase esterrefatta di fronte all’espressione incredula del giovane. Egli, infatti, aveva finalmente capito… Quelle erano parole di Magia, e lui… avrebbe potuto diventare un mago! La scoperta lo rese privo di parole… Ma poi assunse un’espressione decisa, e si rivolse a Liryan [così si chiamava l’elfa sua salvatrice], chiedendole cosa fossero le parole che aveva pronunciato, come funzionassero, come si usasse la sua Arte…
Liryan sorrise, e con poche parole lo condusse laddove sarebbe iniziata la sua Via: alle soglie della Torre di Wayreth! Là fu accolto prima dalla Magus Loriana e successivamente dal Magister Guisco, che con poche domande lo fece entrare nella Torre… Una di quelle domande era stata volta a scoprire dove si dirigesse la devozione del novello adepto, e Sebal, senza sapere perché, rispose che la sua fedeltà andava al Signore Nuitari… Non sapeva ancora quanto quella frase avrebbe condizionato la sua vita! Prestò il giuramento, ascoltò le regole della Torre, e a poco a poco conobbe gli altri apprendisti della Torre e alcuni Magus: gli adepti Reyhan, suo caro amico, Nathril, Liryan [che già conosceva], Dingwath, Draka, Loryenz, Lander, Inannah, Mithra, e i Magus Guisco, Cagliostro, Avatar Leaving, Kaois Soul, Abel Whitestar, E molti altri, che condizionarono la sua vita da adepto… Ancora non sapeva quanto la Magia avrebbe chiesto alla sua vita! Venne assegnato al Magus Xellos Metallium… L’uomo che lo avrebbe fatto crescere nella Magia… E da cui avrebbe imparato molte cose… E così cominciò la sua vita all’interno della Torre. Sebal si distinse subito in mezzo agli altri adepti per la sua voglia di conoscere, viaggiare, rispetto alla voglia di studiare, qualità che non molte persone apprezzavano… Ascoltò le lezione di molti Magus, e una giorno ebbe la fortuna di assistere ad una lezione tenuta dall’Arcimago Majere stesso! Sebal imparò subito a maneggiare incantesimi di terzo circolo, ma un giorno riuscì finalmente a lanciare il quarto, e il suo Potere stava aumentando a dismisura… Cominciò a recarsi nelle profondità di Pax Tharkhas, e a ripulirlo dalla sua progenie mostruosa, dopo aver compiuto il proprio addestramento nelle paludi dietro Solace, piene di scheletri, ombre e lich… E fin là tutto procedeva tranquillo, per lui, in un desiderio di Potere che andava accrescendosi… Un attacco di draghi alla Torre di Wayreth fu sventato anche grazie al suo lieve aiuto…
Gli allievi alla Torre continuavano a crescere, non passava giorno che non arrivasse qualcuno di nuovo, che in genere Sebal introduceva personalmente; giunserò così Evanian, Aramrin Outcast, Orius, Gerrard, Lilith, Shana, Liluniel… E con tutti Sebal intratteneva chiacchiere, condivideva conoscenze, ansioso di incrementare il proprio sapere, anche alle spalle degli altri… E invece furono gli altri a incrementarlo a suo sfavore. Il suo Maestro, Xellos, cominciò ad assentarsi sempre più spesso; molti allievi, che egli stesso aveva introdotto, fecero la Prova e pretesero da lui molto rispetto, loro che avevano studiato molto meno tempo di Sebal; alcuni dei suoi amici sparirono, come Evanian… E poi la Magia cominciò a cambiare, nuovi incantesimi presero il sopravvento su quelli vecchi, i mostri si fecero più resistenti… E la Torre fu chiusa. Fu un durissimo colpo per Sebal, ormai pressoché lasciato a sé stesso dal suo Magus, Xellos, che dopo un periodo di intenso addestramento era scomparso; ma non si abbattè… Conservò la sua veste di Wayreth, e non si sottomise alle nuove regole che lo volevano completamente succube dei nuovi maestri delle varie scuole di Magia, ma continuò imperterrito a vagare per il mondo, tra Palanthas e Shrentak, e conobbe altri allievi, come Satak, Faelyn, Crisaim, Drako Arkanus [più volte ucciso dallo stesso Sebal per motivi vari], Kraton [che uccise Sebal a sua volta], Crystallya, e molti altri, tutti diventati Magus, o morti… Ma Sebal, imperterrito, continuava a studiare alle Torri… Partecipò ad una riunione con Magus e adepti, e si sedette al tavolo con i primi, ignorando deliberatamente le occhiate stralunate dei Magus, rendendo chiaro che non aveva nulla da spartire con quei nuovi arrivati, che possedevano solo un briciolo del suo Potere… Si guadagnò una taglia sulla testa uccidendo per due volte Xaradas, che presto avrebbe assunto una posizione di comando nelle DragonArmies…E poi, un giorno, il suo Maestro tornò, e Sebal lo incontrò sotto Solace… Sarebbe stata l’ultima volta che lo vedeva. Quel giorno, infatti, egli chiese a Xellos, ormai Arcimago, di marcargli una Runa [ormai ne aveva 8], e lui andò… Stette via molto tempo, e dopo un po’ comparve davanti a lui un altro uomo, vestito con una tunica color sangue, che gli rese il suo libro.. Ma Sebal non ebbe tempo per compiacersi, perché quell’uomo affermò di aver ucciso il suo Magus, l’Arcimago Metallium! Era impossibile! Ma quel libro lo provava… E poi quell’uomo si identificò come un rinnegato… E chiese a Sebal di unirsi a lui, per ottenere ancora più potere di quanto non ne avesse. Ma l’allievo dell’Ordine sapeva che erano menzogne… E, come gli avevano insegnato a fare, rifiutò, e tentò di attaccare il rinnegato, con l’intenzione di ucciderlo, e portare la sua testa al Conclave. Egli scappò, ma torno giorni dopo… Chiedendogli se avesse cambiato idea.
Sebal rifiutò nuovamente….. E stavolta il rinnegato lanciò un incantesimo contro di lui. La battaglia fu lunga e feroce, ma alla fine il rinnegato, con la sua Magia sregolata, infranse le difese dell’Allievo… Uccidendolo. Per Sebal, fu la fine.
L’unica cosa che sentì, prima di abbandonare Krinn, fu la voce di un suo amico, il Magus Reyhan Kalahad, che lo raccomandava a Solinari… E con una maledizione tra i denti, Sebal Kriegsbeil morì.

Ma non fu la fine! Sentiva che stava cadendo… Vedeva già la Via che avrebbe dovuto percorrere, per andare a servire Nuitari nella morte, come lo aveva servito, e bene, in vita… Ma per un qualche strano motivo, questo non gli fu permesso. E allora capì… Le Lune non volevano che lui morisse, aveva ancora molto da fare per servirle sul suolo di Krinn! Sebal, per un attimo, ebbe la visione dei Tre, Solinari, Lunitari e Nuitari, in ombra… Ma fu un attimo, eppure passarono mesi. Sebal si sentì incredibilmente vulnerabile, dato che la Morte gli aveva portato via i suoi antichi Poteri… Aveva le stesse capacità che aveva il giorno, lontanissimo, ormai, che aveva messo piede per la prima volta nella Torre di Wayreth! E così, stupefatto, debole, ma deciso come non mai, si trovò di nuovo, senza i suoi averi, senza le sue rune, senza le sue Vesti, nella campagna di Palanthas… Nulla sapeva, ma nell’anno in cui era stato sospeso tra vita e morte l’Ordine aveva di nuovo cambiato molte cose… E adesso l’apprendistato si svolgeva nei sotterranei della Torre Bianca! Avrebbe avuto di nuovo la forza per ricominciare da capo? Ma fu in quel momento che avvenne il prodigio più grande della sua vita… Sentì il suo Potere antico scorrergli di nuovo nelle vene, e sentì le sue conoscenze primarie tornare, tali e quali il giorno in cui quel rinnegato lo aveva ucciso, e con il Potere rinnovato prese contatto con un Magus [al quale rispose subito malissimo, a causa del suo, peraltro comprensibile, pessimo umore], guadagnandosi così… Un paio di settimane di controllo da parte dell’Ordine prima di poter entrare in Torre. Scuotendo le spalle, Sebal ha accettato tutto questo, è entrato in Torre dopo quel periodo, ha passato i colloqui, ha sopportato gli sguardi sprezzanti di adepti con due mesi di studi, e una frazione del suo Potere… Ha scelto di adeguarsi alle regole, per arrivare prima alla sua Meta definitiva: il Potere…
E adesso, è in Torre, a vedere, con i suoi occhi esperti, il Conclave che si avvia verso la propria autodistruzione. Ma nulla di questo importa, per lui; importano solo sè stesso, il suo Potere e il suo sapere. E adesso, senza dubbi, rimorsi e rimpianti, si è rimesso in contatto con il suo Maestro, Xellos, tornato dal regno dei morti, dove sembra non essere mai stato… Non ha ancora ricevuto risposta, ma appena questo avverrà Sebal è pronto a fare pressione su di lui… Fare pressione affinché la sua permanenza in Torre, tra quei dilettanti, sia il più breve possibile.
Sebal si sta dimostrando veramente per quello che vale, e il suo nome comincia ad essere conosciuto dai Magus, che lo interpellano spesso facendo appello alla sua esperienza…

------edit---------——

La vita di Sebal continuava nei sotterranei della Torre Bianca, dove le sue conoscenze e il suo Potere, finalmente, avevano raggiunto i livelli del passato, e ora erano incrementati… L'unica cosa che gli mancavano erano i suoi averi (pensava con nostalgia alle sue pergamene), ma nulla di tutto questo era importante… Nella Torre erano entrati molti adepti, in quel periodo… Persone raramente degne di considerazione da parte sua, ma questo non era una novità.. Sebal si era specializzato nella nuova tecnica dei muri, insegnatali dal Magus Ainvar Blacksun, diventandone in poco tempo un maestro, e si era impegnato nella stesura di pergamene, disciplina che lo aveva sempre interessato… Lo stesso non si poteva dire per l'alchimia, scienza alla quale non aveva mai dedicato troppe attenzioni.. Per il momento era in grado di preparare pozioni di media efficacia, e questo lo soddisfava. Poco alla volta, molti allievi non si fecero più vedere, fino a che il loro numero si assottigliò decisamente… Adesso erano lui, Lorelei, Nathan, Celendir, Volrath, Ewyn, e un nuovo allievo, un certo Arkanos Darksoul.. Un giovane che nel momento del suo arrivo si era inimicato il Consigliere Istarion.. E per questo Sebal lo aveva preso in simpatia, cominciando a insegnargli alcune cose importanti……
Quando venne il giorno della Vergogna.
Tempo prima, Sebal aveva commesso un errore… Aveva voluto scherzare con i Magus, e avrebbe dovuto assumersene le responsabilità.. E le responsbilità si annunciarono mediante una lettera della Maestra Windyl, e si concretizzarono..
NElla Veste Marrone, simbolo di disprezzo da parte di tutti i maghi.
Sebal non supplicò, durante l'assegnazione della Veste. Non cercò di evitare il suo destino.. Ma una lacrima involontaria gli scese lungo una guancia al pensiero di quello che avrebbe pensato il suo Maestro.. il grande Arcimago Metallium.. nel vedere tutto questo.. Ascoltò le parole del Consigliere Dramiel, che lo esortavano a non lasciarsi abbattere, ma a farsi rafforzare dagli ostacoli… E così, al punto in cui era arrivato, di nuovo a pochi passi dalla sua provvisoria meta, si trovava a dover ricominciare da capo. Indossò la Veste, consegnò la sua da allievo, e uscì dalla Torre, tra gli sguardi sprezzanti di allievi e Magus.

Il periodo passato in Veste Marrone fu, tutto sommato, utile ai suoi scopi, dato che si diresse subito a Kalaman, in quei giorni assediata dalle Armate della Regina Oscura, per partecipare alla difesa… Ma in realtà non era questo il suo scopo… Sebal si era diretto alle porte della città per un motivo molto diverso… Perchè ormai si sentiva pronto ad affrontare Roderick… Si, proprio quel maledetto rinnegato che lo aveva ucciso… Adesso aveva capito, non avrebbe commesso due volte lo stesso errore, e avrebbe avuto la sua testa, per portarla di fronte al Conclave e riscattarsi, ma soprattutto per perdonare sè stesso dopo quella bruciante sconfitta e far capire alle Lune, che lo avevano riportato in vita, che era degno del loro favore, e che non lo avrebbe sprecato di nuovo… Ma quel codardo, ovviamente, non si fece vedere, e Sebal rimase con l'amaro in bocca, sfogandosi quindi sugli altri servitori della Regina, uccidendone quanti più possibile, costretto d'altra parte a sopportare lo scherno della Magus Shalyn Sigurd e del Magus Locus Animae.. Che presumibilmente lo detestava già da tempo… E adesso aveva l'opportunità di disprezzarlo ancora più attivamente.. Ma quello che non era disposto a buttare giù era il disprezzo di altri allievi.. Di uno in particolare… Che lui personalmente aveva sempre ignorato, ma che di fronte alla sua condizione lo aveva deriso… Un giorno avrebbe pagato, oh se avrebbe pagato! Ma non ancora.. Ebbe anche il singolare privilegio di assistere alla cattura di una DA da parte di un mezzo esercito di Magus… Non aveva mai visto davvero i Magus all'azione come in quel momento (forse all'attacco del drago a Wayreth)… Ed era più che intenzionato a diventare uno di loro…
Tornato a Palanthas dopo la guerra, peraltro perduta, la sua vita si appiattì, e sentì come non mai la lontananza dalla Torre, dagli altri allievi, dalle lezioni dei Magus.. Si era perso pure la visita alla Torre Rossa… Erano successe così tante cose, e lui non ne era a conoscenza…

Poi, dopo circa tre mesi di quella condizione, venne riammesso in Torre, sotto lo sguardo delle Lune, che ancora una volta lo avevano aiutato e sostenuto. Tornò in Torre, e gli vennero riassegnate le sue vesti da allievo, ancora un volta. Tornò in Torre, ma la Veste Marrone rimaneva nella sua banca, come monito imperituro per non commettere altri errori.. Peraltro inutile, dato che non ne avrebbe più commessi. E così ci fu, per lui, un ulteriore ritorno al passato: Celendir, Nathan e Lorelei fecero, in pochissimo tempo la Prova, diventando Vesti Bianche. E lui rimase, con l'animo ancora più corroso di prima, in Torre.. Un nuovo allievo, un tale Lucien da Jevra, rischiò la morte come mai nella sua vita, quando si mostrò sprezzante verso di lui… Solo le parole del suo ormai amico, Arkanos Darksoul, impedirono a Sebal di ridurre quell'allievo impertinente a un ammasso di carne bruciata… Per il resto Sebal conduceva la stessa vita di prima, tra studi e avventure nei sotterranei, diventando sempre più potente ogni giorno che passava.. In attesa di qualcosa che, forse, non sarebbe arrivato mai. Ma Sebal non demordeva, non era di certo il momento di mollare tutto e rinunciare, dopo tredici (Tredici!) anni passati a studiare l'Arte… Preso da improvvisa follia, aveva strinto una solida amicizia con Arkanos, che si dimostrava rispettoso nei suoi confronti, esattamente come TUTTI loro avrebbero dovuto essere!! E così, consapevole dei voleri dell'"amico", gli fece una dimostrazione sulla tecnica dei muri, disciplina molto difficile da imparare… Una lezioncina, se così si può dire, che consumò quasi del tutto le sue forze e quelle di Arkanos,ma decisamente utile per entrambi.
Adesso ci sono stati due nuovi arrivi in Torre, Ostragot Solast e Auron Umbranox… Il primo non ha fatto una grande impressione su Sebal, e altri lo detestano proprio,ma non è una cosa rilevante.. Avrà tempo per morire.. Quanto al secondo, ancora non c'è stata l'occasione per valutarlo… Ma sarebbe venuta presto…

In una stanza buia come il profondo dell'Abisso, Sebal si riscosse dai suoi pensieri. Era stato un apprendistato lungo e difficile, ma soprattutto.. Fruttuoso. E, alla fine, il Giorno era arrivato anche per lui..
Si alzò dalla sedia, sbuffando, gettando in un baule il fascio di pergamene che stava scrivendo, sorridendo al pensiero della reazione che avrebbero avuto molti allievi alla vista di quelle scritte, decisamente incomprensibili, per loro. Ripensò ancora una volta al suo passato.. Ma ormai era passato.
Passò la mani sulla sua veste.. La Veste di Nuitari, che per anni aveva bramato, era sua, e lo sarebbe stata per sempre.
Sogghignò.
Rey non ne era stato contento.. Ma del resto, chi era contento di ciò che egli faceva?
Afferrò il suo bastone, alzò il nero cappuccio e, con una risata, svanì nel buio.

Unless otherwise stated, the content of this page is licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License